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L’indice!
Collettivo Filosofia de Logu Il libro collettivo di Filosofia de Logu è in arrivo. Mentre procede la nostra raccolta fondi, proponiamo qui l’indice del volume, in modo che sia possibile farsi un’idea dei contenuti, sia per chi intenda sostenerci e non lo ha ancora fatto, sia per chi voglia semplicemente saperne di più. Crediamo di fare cosa gradita anche alle tante persone che ci hanno già offerto il loro contributo “a scatola chiusa”. A tutt*, in ogni caso, va il nostro ringraziamento.
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“La Sardegna è donna”?
Qualche nota su “Linea bianca”, genere e colonialismo di Giada Bonu – tempo di lettura: 12 minuti – Il punto interrogativo sembra stampato negli occhi di Eleonora, arrampicatrice del soccorso alpino speleologico Sardegna che, sospesa a diversi metri sul livello del mare, fissa il conduttore che afferma: “la Sardegna è donna, così come la montagna è donna”, a cui Eleonora risponde sobriamente: “la Sardegna è un posto in cui si trova una montagna particolare, ottima per scalare”. Le volte in cui la televisione generalista si rivolge alla Sardegna, lo fa sempre con la giusta dose di esotismo, vantandone le bellezze, il folklore, la magia. Tanto che criticarne una anziché un’altra…
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La storia fuori di sé: uso pubblico della storia e Public History in Sardegna
di Omar Onnis – tempo di lettura: 13 minuti – Un documentario televisivo, un manuale scolastico, l’orazione pubblica di un’alta carica politica, una ricorrenza civile, un monumento, la denominazione di una piazza: sono occasioni e contesti diversi in cui entra in gioco la storia. Su questo terreno si incontrano, a volte sovrapponendosi a volte scontrandosi, tre ambiti o modalità di narrazione storica: la cosiddetta Grande narrazione, l’”uso pubblico della storia” e la Public History. Cosa sono? Come interagiscono? Qual è la loro declinazione in Sardegna e con quali esiti? La storia e le sue modalità di narrazione e diffusione Quando si parla di storia e storiografia si intende comunemente la…
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Il Covid, il neocentralismo e la rimozione di Gramsci
– tempo di lettura: 9 minuti – di Cristiano Sabino «Porre fine al regionalismo» è veramente ragionevole? Il tappo l’ha tolto Angelo d’Orsi sul Manifesto, quotidiano comunista, con un articolo dal titolo che è tutto un programma: La ragionevole follia di mettere fine al regionalismo[1].La tesi di d’Orsi fondamentalmente ripropone una vecchia tentazione della sinistra italiana e cioè che bisogna centralizzare tutto, perché “Stato” è sinonimo di “pubblico” e “pubblico” è sinonimo di fase preparatoria ad un’economia pianificata o quantomeno ad un welfare radicale.Il ragionamento di d’Orsi, in buona sostanza, si articola in due passaggi: 1) i Costituenti sbagliarono a inserire nell’ordinamento della Repubblica l’ente Regione, perché le Regioni sono…
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Il masochismo dei sardi come sintomo di un pensiero self-colonized. In risposta ad un recente articolo comparso su Vice.
di Gianpaolo Cherchi* Ha suscitato qualche attenzione l’articolo apparso su Vice negli scorsi giorni, a firma di Alessandro Pilo, in cui si descrive la particolare abilità che hanno i sardi nell’essere orgogliosamente masochisti. Un’abilità quasi congenita, che viene descritta nei termini di “una gigantesca sindrome di Stoccolma che ci porta a essere particolarmente gentili con chi ci tratta male e ad affezionarci ai nostri sfruttatori”. A dimostrazione di questo talento tutto particolare che possiedono i sardi l’articolo cita degli esempi, come l’atteggiamento prono e servizievole della giunta regionale per quanto riguarda la gestione della pandemia di Covid durante l’estate, con la decisione di non chiudere le discoteche per venire incontro…
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Carbonia, capitale contemporanea
Il Sulcis-Iglesiente come antidoto alla “costante mitizzante sarda” di Federica Pau e Riccardo Onnis Il rapporto che l’uomo instaura con l’antico e il moderno è un complesso mosaico, i cui tasselli provengono dagli ambiti più disparati dell’esperienza. Secondo un’accezione non unica, ma scientificamente consolidata e condivisa, del paesaggio come rappresentazione[3], siamo ingaggiati nostro malgrado da ciò con cui entriamo in contatto: un’onda di emozioni ci investe, innescando in noi processi di reazione e giudizio. Sintesi, questi, del sistema di valori che ci appartiene e per mezzo del quale proiettiamo più o meno consapevolmente il nostro sguardo sul mondo. Il concetto di paesaggio è spesso utilizzato come sinonimo di territorio o…
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Il Regno segreto – mostra al museo MAN di Nuoro
Una mostra post-coloniale con un esito coloniale collettivo Filosofia de Logu In occasione del trecentesimo anniversario della cessione ai Savoia del Regno di Sardegna (1720), il Museo MAN di Nuoro ha proposto un allestimento dedicato ai rapporti tra Piemonte e Sardegna nell’arco di tre secoli. Il titolo della mostra è “Il regno segreto. Sardegna-Piemonte: una visione postcoloniale” (in esposizione dal 29 maggio al 15 novembre 2020). Nella trattazione che segue si proverà a verificare se e quanto il risultato ottenuto sia efficace e in generale ad analizzare gli elementi discorsivi e ideologici posti a giustificazione dell’operazione o sottesi all’allestimento. Il titolo dell’allestimento è già una dichiarazione d’intenti. Il senso della…
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L’invenzione del pastore nella razzializzazione dei sardi
di Andria Pili -“Se siamo una terra per turisti, e noi siamo una razza di pastori, dobbiamo essere i pastori, ma per i turisti” -“Una razza nuova di pastori camerieri?” (…) -“O babbo, tutt’e due le cose bisogna fare adesso qui per i turisti, perché piacciono a loro certe cose, fatte così all’antica qui da noi. Noi com’eravamo, per loro siamo belli” (da “Assandira” di Giulio Angioni, Sellerio 2004) La proiezione di “Assandira”, film di Salvatore Mereu in concorso al festival di Venezia, ha portato recentemente nelle sale il tema dell’autorappresentazione dei sardi (“sembrare senza essere”) e della (re)invenzione della “identità sarda” a uso turistico (“più nuova ma antica, però…
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Un dominio per gestire la nostra immagine.
di Andrea Maccis Che l’identità digitale sia diventata una questione rilevante, è facilmente intuibile dal fatto che sia stata presa in considerazione persino dall’ordinamento giuridico italiano. Il DPCM del 24 ottobre 2014 [1] infatti, per la prima volta, definisce l’identità digitale come «la rappresentazione informatica della corrispondenza biunivoca tra un utente e i suoi attributi identificativi, verificata attraverso l’insieme dei dati raccolti e registrati in forma digitale secondo le modalità di cui al presente decreto e dei suoi regolamenti attuativi». In realtà, questa definizione, più che all’identità digitale come potremmo immaginarla, sembra riferirsi a una sorta di autenticazione informatica, ma vista la novità della materia, era prevedibile una iniziale difficoltà…
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Sardi «negri» d’Italia
di Cristiano Sabino In questi giorni i sardi stanno avendo un assaggio di cosa significa essere i «negri» d’Italia. Vale a dire stiamo assaporando un po’ di quel sistematico ed ininterrotto flusso di menzogne, credenze, luoghi comuni e stigmi che quotidianamente tartassano tutte le popolazioni subalterne extra europee e extra occidentali, specie se povere e non asservite e in particolare i soggetti migranti. I sardi – che sono alla frontiera concettuale tra il «dentro» e il «fuori» rispetto all’immagine di una comunità moderna e la cui collocazione nella civiltà occidentale e nello spazio statale italiano risulta problematica e subalterna sotto molteplici aspetti – subiscono periodicamente campagne di ghettizzazione, di marginalizzazione,…